Sunday, February 12, 2006

FONT (terza parte bis)

Quindi la stampa (pur nata in ambiente gotico) assume i caratteri meridionali, e questi pian piano riconquistano tutto il Nord. Il fulcro delle "belle lettere" passa dal pennino alla stampa. Le proporzioni delle lettere e delle grazie sono molto studiate, in modo da creare delle proporzioni che diano un senso di profondo equlibrio. I tipografi infatti possono porre un grande impegno nel fabbricare ciascuna lettera con un livello qualitativo, con precisione estrema e analisi formale mai vista fino ad allora: una volta realizzata, ciascuna lettera può infatti servire per stampare molti libri, e diffondere in tutto il mondo conosciuto la qualità del proprio lavoro e la testimonianza del proprio buon gusto.
In questo periodo si ha un fiorire di caratteri bellissimi, dal settecentesco Bodoni (veneziano) al Garamond, fino (all'inizio degli anni '30) ad arrivare al carattere forse ancor oggi più usato. Che sarebbe il "New Roman" (come vollero chiamarlo i suoi designer) o (come si chiama comunemente oggi traendo il suo nome dal quotidiano che lo commissionò) il "Times" . Per vedere una svolta decisiva nel mondo dei font occorre arrivare ad un'epoca molto più recente, quando ai caratteri con grazie si affiancano (senza per altro soppiantarli) quelli senza grazie.

5 Comments:

At 3:13 PM, Anonymous Anonymous said...

Garamond e Bodoni... in effetti sono ancora molto attuali!!!

Erika

 
At 4:21 PM, Anonymous Anonymous said...

preferisco i vecchi pennini ... avete mai provato ad usare la china ed il pennino... alto che caratteri tipografici

 
At 4:53 PM, Anonymous Anonymous said...

be i font come il lettering "segnano" anch'essi uno stile ed una tendenza tipica di un epoca, in un processo d'identity è ormai prassi progettare anche il font.

E' curioso vedere come dal gotico-romano e quindi grazie si sia passati verso i bastoni e quindi uno stile minimal riscontrabile in ambiti artistici ed anche architettonici diciamo che anche loro fanno parte come memoria storica di un immaginario colletivo...

all'dilà dei caratteri mobili, penna e china, software per editing penso che la vera differenza sta nella progettazione delle forma che caraterrizza lo stile..questi sono solo mezzi che servono per la creazione o/e diffusione.

Ri-verbo

 
At 12:34 AM, Blogger sorva said...

conosci qualche sito dove scaricare i fonts?....magari free.
ciao...valentino

 
At 6:05 AM, Blogger Laura said...

ho sicuramente qualche link di siti dove scaricare font gratis... ti li invio appena posso oppure li posto qui!!!!

 

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