Tuesday, February 14, 2006

per filippo parte seconda

Z la formica di Eric Darnell e Tim Johnson, sceneggiatura di Todd Alcott, Paul & Chris Witz Distribuzione: U.I.P., durata: 82'
• LA TRAMA: Una formica operaia si innamora di un principessa e sfida per lei le gerarchie sociali e l'ottusità dei militari.

• E' curioso che una guerra fra titani si svolga attraverso due insetti microscopici: ma è proprio quanto accade fra due colossi dell'animazione, la Disney e la DreamWorks, che scendono in campo ciascono con la sua formica in computergrafica: la prima con «A Bug's Life » e la seconda con la nevrotica formica Z, doppiata nella versione originale da Woody Allen. In Italia è quest'ultima a uscire per prima, speranzosa di replicare il successo de «Il principe d'Egitto». Benché i due film DreamWorks siano diversissimi, condividono l'impostazione data alle produzioni animate da Jeffrey Katzenberg: consideranre il cinema di animazione non un recinto per l'infanzia ma cinema tout-court, destinato cioé a sia a un pubblico di ragazzi che di adulti. Attraverso la formica Z, infatti, non solo si assicura per tutti un divertimento intelligente, ma si affronta sorridendo anche un discorso importante come quello del rapporto fra individuo e comunità, o la differenza fra collaborazione sociale e spersonalizzazione del singolo nella massa. Proprio le folle sono state una impegnativa sfida tecnica per gli animatori, brillantemente affrontata da una équipe di cui fa parte anche l'italiano Luca Prasso, responsabile appunto delle scene di massa.
• LA BATTUTA: Mia madre non aveva mai tempo per me. Insomma, quando si è il figlio di mezzo in una famiglia di cinque milioni, non ricevi nessuna attenzione.

4 Comments:

At 6:54 AM, Blogger Laura said...

è vero comunque anche l'altro non è male... non trovi?

 
At 7:17 AM, Anonymous Anonymous said...

Flic... anche per me ... e poi è il mio portafortuna!!!!

 
At 9:11 AM, Blogger Laura said...

cosa non capisci?

 
At 1:00 PM, Anonymous Anonymous said...

Bei argomenti... ma il film migliore resta in assoluto 2011 Odissea nello Spazio.

Inseritelo nel contesto storico e tecnologico in cui fu girato (l'uomo non era ancora andato sulla Luna!!!) e... lasciatevi stupire dalla mancanza di confini del pensiero umano e della desolazione che esso reca in chi, invece, vive con limiti ben segnati.
Smack!

 

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