Tutto è cominciato con Newton
Lo studio del colore ha interessato generazioni di studiosi. Da Platone a tutto il medioevo le ipotesi e le teorie si sono moltiplicate, ma il fondatore della moderna scienza del colore è considerato l'inglese Isaac Newton (1642-1727), più noto per la scoperta delle leggi che governano la gravitazione.Le idee di Newton sul colore hanno riscosso consensi sia a livello scientifico che metodologico, anche se non sono mancate critiche molto severe, soprattutto da parte dello scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe (1749-1832).
Il primo importante concetto introdotto da Newton riguarda il fatto che è sempre necessario distinguere fra mondo fisico (dove tutto è oggettivo e misurabile) e mondo della percezione (dove tutto è soggettivo e non misurabile). L'idea non è nuova, ma Newton l'ha precisata e l'ha messa alla base della propria teoria sul colore.
La seconda importante osservazione di Newton è che la luce (del sole, ma anche di qualunque altra sorgente) è composta di radiazioni diverse, ognuna di diversa intensità. Le singole radiazioni e le relative intensità sono messe in evidenza dalla scomposizione che un prisma di vetro può fare della luce. Ognuna delle singole radiazioni, se arriva all'occhio separatamente dalle altre, causa la percezione di un determinato colore, più o meno brillante secondo la relativa intensità.
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